Little Italy New York


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Little Italy New York

Oggi vi parliamo di Little Italy New York, ovvero “La piccola Italia”, il quartiere di New York che di certo non ha bisogno di presentazioni. Ancora oggi, è il luogo simbolo della massiccia emigrazione dei nostri connazionali che nel secolo scorso si recarono in cerca di fortuna negli Stati Uniti. Lì, nella megalopoli americana, tra Lower Manhattan e Chinatown si trova racchiusa la mitica area della Little Italy.

Anche oggi, nel 2023 questo luogo sembra essere senza tempo. Questo perché in realtà lo è veramente, o almeno per molti versi. Alcuni dei segni distintivi del quartiere, le trattorie, i forni a legna e molti dei suoi edifici sono rimasti uguali per quasi più di un secolo.

Senza dubbio, tra i quartieri più leggendari della Grande Mela, Little Italy aveva iniziato ad accogliere innumerevoli emigrati italiani già alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX. Come sappiamo questi nuovi arrivati avevano importato i loro usi e costumi, le tradizioni, la cucina, la religione cattolica e lo stile di vita italiano contribuendo così alla trasformazione di New York.

Little Italy New York

Negli anni Little Italy New York si è circondata da aree commerciali vivaci come Chinatown e Soho, questi ultimi in continua espansione. Fatto per cui Little Italy continua a cedere sempre più spazio ai numerosi emigranti cinesi. Gli italo-americani che hanno popolato questa zona nell’ultimo secolo e mezzo hanno le spalle larghe e un animo coraggioso ma sembra che si sia in atto una fuga dal loro storico quartiere o come lo chiamano molti di loro “la loro casa lontano da casa”.

Pensate che già nel 2000 solo circa 1000 residenti avevano origini italo-americane contro gli oltre 10.000 nel 1950. Anche se nei decenni i nipoti e i pronipoti degli emigrati si sono sparsi nei cinque distretti della megalopoli newyorkese, la loro impronta, specialmente quella gastronomica, rimane ben radicata nel quartiere.

A differenza del Chinatown, qui il commercio ha ritmi più lenti, quasi mediterranei. Un drink rilassante, un sigaro sui gradini accanto alla gastronomia, una pausa pranzo che va avanti solo un po’ di più di quanto dovrebbe. Nella Little Italy il tempo trascorre un po’ più lentamente rispetto ai ritmi frenetici della Grande Mela.

Storia di Little Italy

Le origini dell’enclave italiana sono avvolte nel passato e radicate nel presente. Originariamente situata come un’ampia sezione di 30 isolati del Lower East Side, Little Italy si era ridotta a solo un paio di isolati intorno al Mulberry Street. Oltre due secoli fa, ondate di italiani emigrarono dalla loro patria per trarre vantaggio dalla crescente era industriale in America, che all’epoca era il Nuovo Mondo. Little Italy New York.

Gli italiani che si trasferirono a New York agli inizi occuparono le strade all’interno delle case popolari del Lower East Side insieme ad altri emigrati che si erano stabiliti lì prima di loro. Già nel lontano ventennio tra il 1860 e il 1880 oltre 70.000 italiani si avventurarono alla nuova vita nella Grande Mela.

Molti di loro risiedevano per la prima volta nella Little Italy di Lower Manhattan, mentre altri andarono a vivere a East Harlem creando lì una Little Italy più grande. Negli anni ’20 del ventesimo secolo almeno circa 400.000 italiani si stabilirono a New York.

Suddivisione di Little Italy

Negli anni Little Italy ha rispecchiato il paese di origine in diversi modi. Proprio come in Italia, questa enclave di Manhattan era divisa in realtà regionali: siciliani, genovesi e gli italiani del nord. Quelli della Sicilia si stabilirono a Elisabeth Street, i genovesi a Baxter Street mentre gli italiani del nord occuparono Bleecker Street. Agli inizi del XX secolo nel quartiere Little Italy variavano sia i profumi che i dialetti girando da strada a strada proprio come sarebbe successo cambiando regione in Italia.

Gli italiani portarono in America anche le loro ricette tradizionali che in poco tempo conquistarono il cuore non solo della città ma dell’intero continente. Alla fine degli anni ’30 Little Italy era italiana per 98 % anche se molti italiani partirono per Brooklyn, Staten Island in e altri quartieri dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

La seconda metà del ventesimo secolo ha immortalato Little Italy in diversi film come Il Padrino, ma tutti i film sono sempre stati legati alla tematica mafiosa. Little Italy New York.

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Little Italy oggi

Cosa si aspetterebbe un visitatore odierno se facesse un salto nel quartiere italiano più famoso al mondo?

Anche se molti giungono in queste strade di Lower Manhattan per provare i sapori tipici italiani trovando molti negozi e ristoranti che offrono la cucina tipica da più di un secolo, i turisti non troveranno solo l’arte culinaria italiana. Le vivaci strade del quartiere sono ricche di attrazioni culturali, legate a doppio filo con la cultura italiana.

Tra le cose che vi segnaliamo da vedere c’è Il Centro per l’arte moderna italiana. Situato tra Soho e Little Italy, questo museo promuove l’arte moderna italiana sia negli USA che a livello internazionale.

La festa di San Gennaro

Questo festival, celebrato ogni anno nel mese di settembre fin dal 1926, è uno dei più popolari a NY. Nei suoi 11 giorni Mulberry Street si trasforma in una festa a tutto campo, all’insegna della cultura e dei costumi italo-americani. Ci sono spettacoli, musica, sfilate, processioni e cibo. Cannoli, pasta fritta, torrone, pizza,  salsiccia e peperoni la fanno da padrone. La festa nasce per onorare il santo patrono di Napoli, San Gennaro. Little Italy New York.

La vecchia cattedrale di San Patrizio

Questa storica chiesa detiene il titolo di prima cattedrale di New York. Costruita tra il 1809 e il 1815 diventa la sede della diocesi cattolica della città di NY. La chiesa divenne rifugio per gli emigrati italiani quando furono attaccati dagli irlandesi durante il 1800 come mostra il film Gangs of New York di Martin Scorsese. La stesso Scorsese prestò servizio come chierichetto nella cattedrale di San Patrizio.

L’unica caratteristica certa di New York, la città che non dorme mai, è la sua continua trasformazione. Ma nonostante questo, purtroppo Little Italy avrà sempre la fama del quartiere dove regnava “la mafia”, sia per la presenza reale dell’organizzazione criminale italiana, sia perché qui sono stati ambientati moltissimo film che hanno contribuito a creare l’immagine romanzata del quartiere.

Descriviamo brevemente anche l’italoamericano, la varietà linguistica parlata dagli italiani emigrati in America, in particolare quelli nello stato di New York. Così torniamo di nuovo da dove eravamo partiti, ovvero alla Little Italy.

Little Italy New York

Come possiamo descrivere l’italoamericano?

Parliamo di un linguaggio misto che varia a seconda dell’età, della generazione, del livello d’istruzione e dell’inserimento sociale. Il linguaggio degli italo americani è caratterizzato dall’influsso dell’inglese nel lessico mentre la sua struttura è influenzata da quella della lingua italiana. Anche se sarebbe più corretto dire che l’influenza proviene dal dialetto regionale del sud Italia. Little Italy New York.

Così le parole dell’italoamericano hanno la radice inglese e il suffisso italiano che normalmente è l’innesto di una consonante e una vocale alla parola inglese. Esistono molte parole miste inglese/italiano codificate e fortemente semplificate che hanno consentito nei decenni la comunicazione tra i parlanti delle due lingue. Ecco alcuni esempi tra le parole più popolari.

Dialetto Little Italy

Bosso, dall’inglese boss/capo

Baga, dall’inglese bag/borsa

Billi, dall’inglese bills/conti

Carro, dall’inglese car/auto, macchina

Ceca, dall’inglese check/assegno

Fornitura, dall’inglese furniture/mobilio

Fensa, dall’ingese fence/recinto

Giobba, dall’inglese job/lavoro

Grosseria, dall’inglese grocery/negozio di generi alimentari

Bisinisse, dall’inglese business/lavoro, affare

Germanese, dall’inglese german/tedesco

Marchetta, dall’inglese market/mercato

Trobolo, dall’inglese trouble/guaio

Storo, dall’inglese store/negozio

Tichetta, dall’inglese ticket/biglietto

Ecco anche alcuni esempi di come si possono combinare due verbi, uno inglese e uno italiano in un unico verbo:

draivare, dall’inglese to drive/guidare

scioppiare, dall’inglese to shop/fare compere

buyare, dall’inglese to buy, comprare

parcare, dall’inglese to park/parcheggiare…

Little Italy New York

A dire il vero oggi tutti questi termini sono in disuso nelle comunità italo-americane perché gli anziani con una limitata esperienza linguistica sono rimasti in pochissimi. Gli adulti italo-americani odierni parlano l’inglese americano perfettamente così come sono integrati perfettamente nella società americana. Nei decenni passati invece gli italiani avevano sofferto a causa della lingua, per il fatto di non saper parlare bene né l’inglese né l’italiano corretto.

La lingua è percepita come strumento di controllo e molti italiani emigrati a NY negli anni ’70 dopo 5-10 anni di permanenza rimpatriavano per il problema della lingua ma non per il motivo di non saper parlare l’inglese ma perché non sopportavano il linguaggio italoamericano.

La lingua degli italo-americani è stata sempre la loro identità. Sia nel lavoro sia nelle comunità essi venivano valutati secondo la lingua che parlavano e come sapevano esprimersi con gli altri. infatti gli ostacoli basati sui pregiudizi stereotipati hanno etichettato gli italiani in Italia e all’estero e gli italoamericani hanno molto a che fare con la loro lingua parlata. Little Italy New York.

In conclusione ci sentiamo di dire che ciò che conta nella storia di Little Italy non sono i molti delinquenti che lì avevano casa ma piuttosto le molte centinaia di migliaia di italo-americani che nel corso della storia del secolo scorso hanno contribuito a rendere New York una delle città più cosmopolite e importanti al mondo.

Scuola Inglese Roma

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